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M.A.I MAB Gorizia-Nova Gorica

Dal 3 al 6 aprile 2025, Nova Gorica e Gorizia hanno ospitato un’edizione speciale di M.A.I. MAB Artistico Immaginario, evento inserito nel programma di GO!2025, che celebra le due città come Capitale Europea della Cultura transfrontaliera.

Il cuore dell’edizione è stato il concetto di confine, metaforico e reale, interpretato non solo come barriera geografica tra i due Paesi ma anche come limite simbolico tra passato e futuro, individuo e collettività, speranze e sogni.

Nova Gorica e Gorizia, un tempo divise dalla cortina di ferro, oggi rappresentano un esempio concreto di coesistenza e cooperazione transfrontaliera.

Attraverso laboratori artistici e digitali, incontri con esperti e attività immersive, attività di prototipazione e progettazione, gli studenti e i docenti hanno esplorato il confine come spazio di dialogo tra identità culturali diverse nelle sue tre dimensioni Varcare, Oscillare e Intrecciare.

Hanno riflettuto sul rapporto tra l’individuo e il popolo, mettendo in luce la capacità dell’arte e delle creatività di superare barriere fisiche e mentali.

Attraverso le interviste, l’osservazione e la cogenerazione di significati, il confine emerge non solo come limite fisico, ma come spazio metaforico e dinamico, capace di oscillare tra separazione e connessione, tra esclusione e intreccio.

Il confine non è una linea rigida, ma uno spazio fluido che invita al dialogo e alla riflessione.

È una soglia che permette di soffermarsi e osservare.

In questo spazio intermedio, il tempo rallenta e si crea l’opportunità di riflettere su ciò che siamo e su ciò che possiamo essere grazie alla prossimità dell’altro.

La dimensione del varcare implica il superamento dei limiti imposti dal confine. È un atto di coraggio che spinge l’individuo a esplorare nuovi territori fisici o simbolici.

L’oscillare rappresenta invece il movimento continuo tra identità diverse, tra passato e futuro, tra individuo e comunità. Infine, l’intrecciare simboleggia la costruzione di legami che collegano mondi apparentemente distanti, generando nuove prospettive e speranze.

Il confine è anche il luogo della creatività: un’area dove le diversità si incontrano per generare innovazione. E’ ai margini che accadono i cambiamenti più significativi: “Sempre là”, presso i confini o sulle soglie.

Questo vuoto fertile permette di cogliere l’ambiguità del limite e trasformarlo in uno spazio di progettualità condivisa.

Il confine non è solo una barriera da superare; è anche un simbolo delle aspirazioni umane.

Grazie all’integrazione tra arte e digitale i partecipanti hanno sperimentato tecniche innovative come la progettazione di installazioni artistiche 3D, pensare alla prossima capitale europea della cultura, definire i canoni dei futuri incontri.

L’evento ha offerto agli studenti l’opportunità di confrontarsi con temi universali come la memoria collettiva, le speranze per il futuro e il ruolo dell’individuo nella costruzione di una società inclusiva.

Le testimonianze degli esperti, delle persone incontrate lungo la linea di demarcazione, degli studenti delle città ospiti hanno arricchito ulteriormente l’esperienza, mostrando come arte, cultura e tecnologia possano diventare strumenti potenti per abbattere confini e costruire nuovi orizzonti.

Questa edizione speciale del M.A.I., nel contesto di GO!2025, ha dimostrato che il confine può essere trasformato da limite a possibilità: uno spazio dove sogni individuali si fondono con le aspirazioni collettive per creare un futuro condiviso di pace.

La delegazione del Liceo Daniele Crespi , costituita da Anita G. Anna P. Tommaso P. Mattia C. e condotta dal Prof. Luca Belotti, ha partecipato all’iniziativa apportando un contributo considerevole. Ben tre alunni si sono distinti per valore e idee progettuali!

Un ringraziamento alla Scuola Polo Volterra Elia di Ancona, alle Dirigenti Rosa Martino e Alberta Pettoello dell’istituto Marinoni di Udine, splendida ospite, ai compagni di viaggio, a Lorenzo Micheli e a Campobase.

Nota inviata da Luca Belotti

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