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MOBY DICK

Teatro Sociale di Busto Arsizio 25 maggio 2016 – ore 21:00

 MOBY DICK

Teatro Sociale di Busto Arsizio

25 maggio 2016 – ore 21:00

 

L’appuntamento è ormai tradizionale: gli allievi del Liceo Crespi presentano la serata a teatro frutto del lungo lavoro durante l’anno scolastico nei laboratori di Teatro, di Danza, di Musica dal vivo e Canto corale coordinati dai docenti Marinella Pariani e Monica Balabio. La rappresentazione di mercoledì 25 maggio al Teatro Sociale è ispirata al capolavoro di Herman Melville MOBY DICK.

La rappresentazione è stata diretta dai registi Elisa Renaldin e Daniele Baiucca, che già da anni collaborano con il Liceo.

 

“Guardate  le folle dei contemplatori dell’acqua. Prendete il più distratto degli uomini quand’è sprofondato nei suoi sogni: mettetelo in piedi, mettete i piedi in movimento, ed egli vi porterà infallibilmente all’acqua.” Lo spettacolo di questo anno parte proprio dall’idea dell’acqua e di un mondo futuro coperto quasi interamente dagli oceani.  Sopravvivono solo poche terre ed isole lontane tra loro, in cui convivono uomini e donne dalle culture e dalle religioni più disparate, in una miscellanea di linguaggi e comportamenti  facilmente riportabili anche al periodo  storico che stiamo vivendo.

 

E’ un mondo futuro molto povero, in cui la caccia alla balene diventa, come fu a fine ‘800, una delle poche risorse economiche disponibili. Ma come nel Moby Dick originale, anche in questa versione teatrale la caccia alle balene è il percorso tra paure, ossessioni  e follie verso la parte più nascosta dell’animo umano. Il novello Achab e il suo  parossistico equipaggio, viaggiano consapevolmente verso il mistero, le paure e taluni verso il nulla, vanamente contrastati dai pochi che cercano disperatamente di coniugare desiderio dell’avventura e della scoperta, al raziocinio dell’uomo come valvola di equilibrio e salvezza.

 

Per la realizzazione dello spettacolo i registi e i coordinatori della danza e della musica si sono ispirati anche agli originali rapporti su un viaggio effettivamente effettuato, a cui lo stesso Melville si ispirò: un viaggio sfortunato e catastrofico che portò l’equipaggio della baleniera Essex,  ad essere veramente e ripetutamente  aggredito da un mostruoso capodoglio bianco. Si narra in quel diario di bordo,  stilato da un marinaio sopravvissuto, di  un peregrinare nell’oceano pacifico per settimane attraverso stenti indicibili fino al salvataggio casuale e alla salvezza.

 

Questo spettacolo è anche la storia dei ragazzi del laboratorio teatrale, della loro crescita, della loro continua sfida alle paure. E tutti i protagonisti pensano che, attraverso il teatro, sarà alla fine una sfida vincente.

 

 

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