Navigazione veloce

Il Direttore regionale dott.ssa D. Campanelli sostiene le iniziative delle scuole per la Giornata della MEMORIA

Il Direttore Generale
 
Ai Dirigenti Scolastici, ai Docenti e agli Studenti delle Scuole statali e paritarie della Lombardia
 
Il 27 gennaio 1945 i soldati sovietici abbatterono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz.
L’apertura di quei cancelli, oltre a restituire la libertà ai pochi sopravvissuti, consentì loro di rivelare al mondo, per la prima volta, l’orrore del genocidio nazista, che costò la vita a milioni di uomini, donne e bambini.
 
L’ONU ha simbolicamente eletto a “Giorno della Memoria” il 27 gennaio; anche la Repubblica italiana ha riconosciuto per legge tale data come quella in cui commemorare le vittime delle leggi razziali e della Shoah e onorare quanti misero a rischio la propria vita per proteggere e salvare quella dei perseguitati.
 
La Shoah è stata una tragedia agghiacciante della nostra storia che “è necessario ricordare”, come scriveva Primo Levi, per ricomporre in un quadro di insieme organico le nostre conoscenze storiche sui tragici eventi del passato e le forti emozioni che la rievocazione di tale dramma ancora desta in qualunque essere umano. Aggiungo, però, che ricordare non è sufficiente. Abbiamo tutti bisogno anche di riflettere, per comprendere come la nostra società possa e debba operare scelte significative per il suo stesso futuro.
 
Ciascuno di noi, infatti, è chiamato ad agire avendo come guida i valori più importanti del nostro essere umani: la convivenza, la pace, la solidarietà, l’accoglienza dell’”altro da noi”. Sono questi i principi in grado di sconfiggere la violenza ed evitare che tragedie come quella della Shoah possano ripetersi, anche se in forme diverse.
 
A tutti spetta, dunque , il compito di riflettere e di scegliere, ma chi opera nella scuola ha una missione ancora più complessa e importante: educare i più giovani alla riflessione e alla scelta, che vanno condotte proprio sulla scorta degli insegnamenti anche tragici del passato, promuovendo una memoria feconda che onora le vittime innocenti nel monito a non commettere più gli stessi errori, nell’impegno a uno studio storico intellettualmente onesto e generosamente diffuso tra i nostri ragazzi.
 
                                                                                                                                                              Delia Campanelli
 
 
  • Condividi questo post su Facebook